Coronavirus
Covid, Fiaso: “+77% dei ricoveri in terapia intensiva nell’ultima settimana”

Cambia segno la curva dei ricoveri Covid. I pazienti ricoverati con infezione da Sars-Cov-2 tornano infatti a salire: negli ultimi 7 giorni il numero dei ricoverati, tra reparti ordinari e terapie intensive, è cresciuto del 24,2%. Per i reparti ordinari si è passati da 487 a 595 pazienti ricoverati (+22,2%), mentre per le terapie intensive si registra un notevole incremento (+77%) pur se con valori assoluti contenuti (da 18 a 32 pazienti ricoverati). E’ quanto emerge dal report (relativo al 16-22 novembre rispetto al periodo 9-15) dei 20 ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso, la Federazione tra le aziende ospedaliere.
Si tratta, precisa la Fiaso, del primo significativo incremento, al di là di qualche lieve assestamento verificatosi ad ottobre, dopo quattro mesi quasi continui di calo progressivo dei posti letto occupati negli ospedali. In particolare crescono sia i pazienti per Covid, ovvero coloro che hanno sviluppato sindromi respiratorie polmonari (+16%) sia quelli Con Covid, ovvero coloro che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie ma sono stati trovati incidentalmente positivi al tampone pre-ricovero (+28%). I numeri, continua la Federazione delle aziende ospedaliere, testimoniano dunque una ripresa della circolazione del virus, già registrata dall’aumento dei contagi. In rianimazione permane una quota del 22% di no vax, età media 66 anni; mentre tra la restante parte di pazienti vaccinati l’88% ha ricevuto l’ultima dose da oltre 6 mesi e ha in media 72 anni, età per la quale è consigliata la somministrazione della quarta dose vaccinale.
“Con il cambio di stagione e l’arrivo del freddo – rileva il presidente Fiaso, Giovanni Migliore – ha ripreso a circolare ampiamente il virus e, insieme ai contagi, sono tornati a crescere anche i ricoveri. Il vaccino, però, rappresenta uno scudo di protezione importante e offre una protezione valida dalle conseguenze gravi del Covid. A finire in ospedale con sintomi respiratori tipici della malattia da Covid – nota Migliore – infatti, sono quasi sempre anziani e fragili che dovrebbero ricevere la quarta dose e che invece, come vediamo dai ricoveri in ospedale, non l’hanno fatta. La campagna vaccinale per il secondo booster va a rilento nonostante sia partita ormai da mesi: ben il 65% della platea di destinatari, stando ai dati ministeriali, non ha ancora fatto la quarta dose. È importante accelerare per tutelare i più vulnerabili ed evitare che le corsie degli ospedali tornino a riempirsi”.
Anche tra i pazienti minori di 18 anni si registra un incremento settimanale di ricoveri pari al 58%. Va sottolineato, tuttavia, conclude la Fiaso, che, a fronte di un grande incremento percentuale, i numeri assoluti sono bassi: i pazienti ricoverati sono in tutto 27 contro i 17 della settimana precedente. Il 77% dei bambini ricoverati ha tra 0 e 4 anni.
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